Puntata di Eccellenze Italiane su Odeon TV del 4 agosto 2021: "Esiste una cura definitiva per le varici?"


LASER E "CAPILLARI"

Il Laser in combinazione con le sclerosanti per trattare i “capillari”

Che cosa sono le teleangectasie, i cosiddetti capillari?

La malattia venosa cronica degli arti inferiori si manifesta con diversi livelli di gravità. Per questo motivo l’UIP (International Union of Phlebology) ha classificato tale patologia in 6 stadi clinici (CEAP).

Le teleangectasie, chiamate in modo inesatto “capillari", a volte rappresentano l’unica manifestazione clinica della malattia venosa e rientrano secondo la classificazione internazionale nel I grado dei disturbi venosi (C1), molte altre volte accompagnano gli stadi più avanzati della patologia.

La tendenza attuale della medicina moderna è quella di utilizzare, quando possibile, metodi di trattamento mininvasivi e con pronta guarigione.

Della terapia degli stadi C2-C6, dove è presente l’incontinenza valvolare e la dilatazione delle vene safene (interna ed esterna) e dei grossi tronchi venosi, tratto in altra pagina del sito, mentre delle teleangectasie descrivo le possibili terapie in questa sede.

Le iniezioni sclerosanti sono le più adottate…

Secondo l’International Union of Phlebology, la scleroterapia rappresenta il trattamento di prima scelta delle teleangectasie (“capillari”) e delle vene reticolari. Se per vasi sanguigni più grandi, la scleroterapia con schiuma è più efficiente, per le teleangectasie la scleroterapia liquida è la migliore scelta terapeutica. 

Diverse sostanze farmacologiche vengono utilizzate per la scleroterapia. 

La microsclerosi, cioè l’iniezione all’interno dei capillari di un farmaco sclerosante, ha lo scopo di provocare l’infiammazione del piccolo vaso e quindi la sua chiusura o riduzione di calibro, rendendo i capillari stessi meno visibili.

La risposta ai farmaci è variabile da soggetto a soggetto, spesso imprevedibile, per questi motivi, anche utilizzando una tecnica corretta e pur con un’ampia esperienza, non è possibile escludere che si manifesti saltuariamente un risultato esteticamente non soddisfacente.

Non sempre le sclerosanti sono praticabili o le più idonee…

Determinati criteri e condizioni limitano l'uso della scleroterapia: pazienti allergici a diversi farmaci, agofobia, impossibilità di incannulare i capillari quando sono troppo piccoli, teleangectasie su aree che avevano subito interventi chirurgici, vaso resistente alla scleroterapia e aree a maggior rischio di iperpigmentazione.

Non esistendo, al momento, ancora un procedimento univoco nel trattamento delle teleangectasie (“capillari”), molte volte i migliori risultati si hanno mediante un approccio integrato con i vari metodi che ci mette a disposizione la scienza moderna.

L’utilità e i vantaggi del LASER…

Il LASER (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) è una metodica che sfrutta la luce per determinare la chiusura dei capillari. La metodica si basa sul fatto che l’emoglobina è in grado di assorbire determinate lunghezze d’onda trasformando la luce in calore che va a danneggiare la parete del vaso, ottenendone la chiusura.

Esistono diversi tipi di laser che hanno differenti gradi di assorbimento della luce a seconda della lunghezza d'onda. 

Nel mio studio utilizzo un Laser Nd:YAG con lunghezza d'onda di 1064 nm, il cui effetto è quasi istantaneo, la distruzione dell'endotelio e favorisce la sclerosi vascolare e successivamente la scomparsa del vaso, come nella scleroterapia.

Inoltre, beneficia di un basso assorbimento di melanina e quindi è adatto per il trattamento di una grande varietà di fototipi (più scuri inclusi) con un minor rischio di depigmentazione nel sito trattato. Per tutte le sue caratteristiche, il laser Nd:YAG rappresenta la scelta migliore per il trattamento delle teleangectasie degli arti inferiori.

In conclusione, le teleangectasie e le vene reticolari degli arti inferiori possono essere trattate con successo con laser Nd:YAG o con scleroterapia. Il laser Nd:YAG è consigliato per il trattamento di piccole teleangectasie, di diametro inferiore a 1 mm, mentre la scleroterapia è più efficiente al crescere delle dimensioni dei vasi.

Consideriamo che nello stesso paziente sono presenti teleangectasie e venule di diverse dimensioni e quindi è possibile e a volte necessario associare i due tipi di trattamento (sclerosanti e laser).


L'apparecchio LASER Nd:YAG presente presso il nostro ambulatorio


Benvenuto!

Sono un chirurgo vascolare che ha maturato una significativa esperienza nella chirurgia venosa ed arteriosa, aperta ed endovascolare, sia in elezione e sia in urgenza, operando presso diverse strutture pubbliche e private. 

 

Oltre alla malattia varicosa, alle stenosi arteriose, agli aneurismi mi prendo cura del linfedema e delle ulcere degli arti inferiori.

Il mio impegno quotidiano

La visita di chirurgia vascolare non può prescindere da un contemporaneo studio Ecodoppler, ormai strumento indispensabile per porre una corretta diagnosi.

L’intenzione di ogni chirurgo non è solo quello guarire le malattie ed alleviare il dolore dei pazienti, ma di ridurre nel limite del possibile le complicanze, pur conscio che la medicina (compresa la chirurgia) è una scienza imperfetta.

 

E’ mio impegno instaurare un corretto rapporto medico-paziente tale da ottenere una scelta medica condivisa attraverso la comunicazione interpersonale.

Tutto ciò comporta un importante sforzo nella ricerca di soluzioni sempre più idonee per il paziente con l’ausilio di nuove tecnologie e metodiche.